giovedì 16 febbraio 2012

Amarcord una ragazza senza documenti di nome Belen Rodriguez





                        Ricordo ancora quel giorno. Era primavera appena iniziata.
Mi dissero dalla redazione di Markette” lei si chiama Belen, Belen Rodriguez ti aspetta”.
Era in via Cadore, io abitavo in via maestri campionesi, sempre a Milano, e quindi era vicino, vicinissimo a casa mia. Belen al tempo abitava nella casa della sua Agente del tempo, una ex modella argentina di nome Paola Benegas proprietaria della Exito Models. La bella argentina al tempo, non aveva più di 20 anni  era il 2006.  Era simpatica, parlava ancora poco italiano, era accompagnata da una sua amica venezuelana Ainette Stephens, anche lei allora sconosciuta. Mi raccontò di non avere ancora permesso di soggiorno. Io al tempo lavoravo presso la produzione di Markette, alle dipendenze della Magnolia per cui sto pagando ancora 5500 euro di multe maggiorate. Ero un runner, una specie di factotum, ma al tempo scrivevo anche le battute per Sylvie Lubamba e inventai un personaggio con Nino Frassica “L'uomo valigia” che presentammo in qualche puntata. Belen era nervosa ma curiosa, le feci una foto con un vecchio telefonino Nokia. Non emanava niente di particolare ,come altre persone che nella vita mi è capitato di conoscere, tipo Dita von Tees alla festa di Vice magazine a Milano. Belen la vedevo ogni tanto vicino casa, il tempo usciva con Borriello. Ma era ancora alla ricerca di gloria, non aveva ancora sfondato. Nel settembre 2006 io lavoravo come autore per “Modeland” una trasmissione in onda su All music (ora Dj Tv) e dovetti andare a fare delle interviste nei backstage delle sfilate. Ritrovai Belen, ancora sconosciuta, in mezzo alle modelle di Miss Bikini. Lo styling era di Giovanna Battaglia, ora super famosa. Belen la riconobbi, ma, due gemelline Texane,  anche loro nel backstage, erano più appetitose. Dopo un giro di interviste, interpellai anche lei che mi disse” Mi chiamo Belen e sono argentina” Io le dissi che ci eravamo conosciuti qualche mese prima e forse avevo ancora un suo numero. Mi raccontò di aver cambiato agente, dalla Benegas a Lele Mora. La vidi cinque minuti dopo sulla passerella e capi che era una animale da palcoscenico. Molte modelle erano forse più alte e belle di lei, ma in costume da bagno lei sprigionava una sensualità che inebetiva. In quel momento ho capito che avrebbe fatto strada.Quello era un giorno magico, perchè lo stesso giorno conobbi le sorelle Ines ed Ena Talakic, al tempo studentesse di musica e universitarie ora registe in carriera a New York. Dopo di ciò fece L'isola dei famosi e divenne il personaggio che è diventato ora. Ieri era senza mutande, e tutti a gridare allo scandalo. Chissà quante insegnanti, commese, verdurai non indossano le mutande. Non mi sembra così scandaloso, è scandaloso che un vecchio rimbambito come Celentano vomiti banalità per 50 minuti. Forse è stato, almeno per noi uomini, e per coloro che lo hanno visto, l'unico momento veramente appassionante di uno Show vecchio, obsoleto e come scrive il mio amico Costantino della Gherardesca” da chiudere”.

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