giovedì 23 ottobre 2014

10 cose che ti fanno capire di essere un Genio.





    1-Hai cominciato a suonare il piano a tre anni con molta facilità, a 12 componevi già sonate econcerti, e dai 16 anni giri il mondo continuamente.

    2-Riesci a fare a mente calcoli complicatissimi con moltiplicazioni e sei sotto osservazione da anni al M.I.T .

    3-Dipingi e tutto quello che produci non è assimilabile a qualcosa già esistente, abiti in un tugurio ma sei consapevole che pur vivendo in ristrettezze, alla tua morte il tuo nome sarà ricordato per sempre.

    4-Insieme ad un tuo amico state mettendo a punto un motore di ricerca che sconvolgerà il mondo in pochi anni. Google ha  mesi contati.

    5-Sta per presentare al mondo 25 romanzi che hai scritto negli ultimi 20 anni, e hai già un agente che è sicuro che vincerai il Nobel.

    6-Risolvi problemi di ogni genere con estrema facilità e nel tuo campo specifico nessuno ti sta dietro.

    7-Conosci più di 15 lingue, oltre alla tua madrelingua, le parli e scrivi correttamente. 

    8-Nel tuo laboratorio hai già il prototipo della macchina del tempo, l'hai già utilizzata varie volte: a Natale andrai nella Roma imperiale a Capodanno tra Maya.

    9-La Tua carriera da Affarista è iniziata da Bambino, hai iniziato vendendo una mela in Puglia e oggi hai una Banca nella Grande Mela.

    10-Non hai un grande talento, anzi proprio nessuno, ma riesci a venderti talmente bene che tutti, ma proprio tutti, credono che tu sia veramente un Genio, anche se nel profondo sai di non esserlo. Ma nessuno se ne accorgerà mai.

domenica 20 luglio 2014

James l'inglese.


Ho conosciuto James domenica scorsa. Eravamo a fare una delle solite escursioni con mio cugino Marco, quando un uomo con gli occhi di ghiaccio e un  sorriso contagioso, ci ha chiesto” Sapete dov'è il Selvaggio Blu”. 
Io e mio cugino gli abbiamo detto” Segui i segni azzurri, e vieni con noi”. Quando ci si incontra in montagna ci si saluta sempre, rispetto al mondo civilizzato ci sono ancora delle regole di educazione tra gli esseri umani. James ci ha raccontato di avere 53 anni, di essere di Londra, ma di vivere ormai  da tre anni a Verona, di essere venuto da solo per fare il Selvaggio Blu (www.selvaggioblu.it). Mentre io e mio Marco avevamo sulle spalle degli zaini piccoli per l'acqua, James aveva uno zaino da 20 kg. E vi assicuro che fare una slaita al 20% di pendenza con quel carico non è facile, io forse schiatterei subit.
 Dopo arrivati alla fine della salita, all'altezza di alcuni ovili , noi siamo riscesi dalla stessa parte mentre James ha continuato nel suo Selvaggio Blu in solitaria. Dopo avere mangiato uno spuntino isnieme, mio cugino gli ha regalato dell'acqua(preziossima nel Supramonte), con la promessa che quando avesse finito,ci saremmo visti a Santa Maria Navarrese per mangiare insieme. Il Mercoledì successivo Marco, che si era scambiato il numero con James mi ha scritto tramite wazapp “ Stasera vediamo James”. “Ok” Gli ho risposto. James si era sisetmato in un campeggio vicino casa nostra, siamo andati a prenderlo e la prima cosa che ci ha detto è stata" Non sono riuscito a fare il Selvaggio Blu!". Noi durante la cena gli abbiamo spiegato che, si fa in gruppo e c'è una organizzazione logistica molto dettagliata, con degli addetti che portano i pranzi e le cene, cosichè gli escursionisti devono solo preoccuparsi di camminare e godersi i panorami.
 Ad un certo punto, con la mia curiosità inopportuna ho chiesto a a James cosa facesse nella vita. Lui mi ha raccontato che lavorava in una azienda a Londra, e ha chiesto di avere un anno sabbatico. Durante questo anno, ha intrapreso il cammino di Santiago di Compostela, dove ha conosciuto una ragazza di Verona. Si sono innamorati e lui è andato a vivere a Verona, dove fa il giardiniere e compra vecchie Vespa della Piaggio che ristruttura e vende. Però io che sono più curioso di un portinaio incrociato con una parrucchiera, volevo sapere di più. Allora lui ha raccontato di avere una figlia che fa la tatuatrice e la pittrice e un figlio che prima faceva il cuoco e ora, lavora con gli animali. E quindi l'ho incalzato “ Ho capito James, ma tu cosa facevi a Londra, visto che hai un bell'orologio al polso.” Lui si è messo a ridere. Ad un certo punto ho esposto la mia teoria secondo la quale lui era una spia di sua maestà, venuta a spiare noi sardi. Altre risate.
E mi ha detto “ Tu sei molto curioso” e Io ho risposto “Deformazione professionale” e mi ha raccontato di avere sempre lavorato nel mondo delle automobili, quelle supersportive, e di esser stato nell'Ultimo periodo un Sales manager della Lamborghini per i paese anglosassoni, uno con un ruolo importante. Io e mio cugino che siamo appassionati di automobili, ma più mio cugino che è andato pure al Nurburing e ha una automobile preparata, abbiamo strabuzzato gli occhi. “Cavolo, lavoravi con le macchine più belle del mondo e hai mollato?” James ride sempre e si vede che è un uomo molto sereno ha repilicato detto” Io prima ero sempre in giro per il mondo, avevo l'ultimo modello di Mercedes, l'ultimo iphone, andavo nei ristoranti alla moda, ma non ero felice. Prima ero molto più “povero” di adesso, che posso fare escursioni e girare sempre con la mia vespa” Noi siamo rimasti abbastanza spiazzati, ma convinti della genuinità dell'affermazione. Alla fine della serata, mio cugino e un'amica  gli hanno regalato un libro sul “Selvaggio Blu”. E James, che sarebbe ripartito il giorno successivo alle 6 del mattino, era felicisismo. Quasi commosso. Come mio cugino. E io ho pensato “ Ma allora è meglio il Selvaggio Blu della Lamborghini?”. Ci sto ancora pensando. Ma alla fine ho pensato che è meglio l'amicizia. Sempre.




domenica 2 febbraio 2014

AAA lavoro cercasi: dal cv cantato all'auto-advertising. Come sfondare il muro dell'indifferenza


La creatività non ha limiti quando si tratta di cercare un lavoro. Lo insegnano i casi di Enzo Vizcaíno, Pietro Mereu, Adam Pacitti e molti altri disoccupati che sono riusciti a sfondare il muro dell'indifferenza

Pubblicato il  in Lavoro
cerco lavoro
Le difficoltà aguzzano l'ingegno. E quando la propria candidatura si aggiunge a quella di altre centinaia di disoccupati e si ha la sensazione che il curriculumspedito, redatto secondo gli ultimi dettami del modello UE, faccia comunque un buco nell'acqua... entra in campo la ceatività FOTO

Alcuni casi sono eclatanti. L'ultimo successo mediatico è frutto dell'iniziativa e delle doti canore di Enzo Vizcaíno, un giovane disoccupato spagnolo, che mette in musica il proprio curriculm vitae e gli dà voce nella metropolitana di Barcellona, accompagandosi con una chitarra. Il cv diventa canzone, qualcuno realizza un video che spopola online e si compie il miracolo: il giovane laureato in giornalismo trova lavoro (non ci è dato di sapere se in una redazione o come cabarettista).

Il catalogo dei 'cerco lavoro' più originali è corposo. Tra questi non possiamo dimenticare Pietro Mereu, che decide di girare l'Italia con il cartello "Disoccupato in affitto". Il video che documenta la sua impresa ottiene successo e la sua avventura per le vie del Paese, dietro i sorrisi che suscita, ha un retrogusto amaro.

Recentemente ha fatto molto parlare di sé (e pare abbia anche trovato lavoro) Adam Pacitti, ventriquattrenne inglese, laureato in Media Production all'Università di Winchester. Adam ha speso le sue ultime 500 sterline per acquistare un cartellone pubblicitario in cui chiedeva un lavoro e rimandava per ulteriori informazioni al blog dove un brillante curriculum video attendeva gli utenti.

L'era delle agenzie di collocamento e dei curriculum a regola d'arte è dunque tramontata? La ricerca di un'alternativa ai canali tradizionali per attirare l'attenzione sulla propria condizione di disoccupazione ha precedenti eccellenti, che vanno indietro nel tempo. Tra tutti il caso di alcune dipendenti del colosso statunitense Enron, licenziate in massa contestualmente alla bancarotta della multinazionale, nel 2001, che posarono per un calendario di Playboy. L'idea fu poi ripresa qualche anno dopo dalle hostess dell'iberica Air Comet, nude su un calendario per esigere il pagamento degli stipendi arretrati. 
Della stessa serie anche l'iniziativa di  Romain Mesnil, l’asso francese del salto con l’asta, rimasto senza lavoro, che aveva deciso di attirare gli sponsor correndo tutto nudo per Parigi. Quando trovare lavoro è un'impresa, anche il pudore si fa da parte.

Tratto da www.quifinanza.it del 29-05-2013