Ho
conosciuto James domenica scorsa. Eravamo a fare una delle solite
escursioni con mio cugino Marco, quando un uomo con gli occhi di
ghiaccio e un sorriso contagioso, ci ha chiesto” Sapete dov'è il Selvaggio
Blu”.
Io
e mio cugino gli abbiamo detto” Segui i segni azzurri, e vieni con
noi”. Quando ci si incontra in montagna ci si saluta sempre, rispetto al mondo civilizzato ci sono ancora delle regole di educazione tra gli esseri umani. James ci ha raccontato di avere 53 anni, di essere di Londra,
ma di vivere ormai da tre anni a Verona, di essere venuto da solo per fare
il Selvaggio Blu (www.selvaggioblu.it). Mentre io e mio Marco avevamo sulle spalle degli zaini piccoli per l'acqua, James aveva uno zaino da 20
kg. E vi assicuro che fare una slaita al 20% di pendenza con quel carico non è facile, io forse schiatterei subit.
Dopo arrivati alla fine della salita, all'altezza di alcuni ovili , noi siamo riscesi dalla stessa parte mentre James ha continuato nel suo Selvaggio Blu in solitaria. Dopo avere mangiato uno spuntino isnieme, mio cugino gli ha regalato dell'acqua(preziossima nel Supramonte), con la promessa che quando avesse finito,ci saremmo visti a Santa Maria Navarrese per mangiare insieme. Il Mercoledì successivo Marco, che si era scambiato il numero con James mi ha scritto tramite wazapp “ Stasera vediamo James”. “Ok” Gli ho risposto. James si era sisetmato in un campeggio vicino casa nostra, siamo andati a prenderlo e la prima cosa che ci ha detto è stata" Non sono riuscito a fare il Selvaggio Blu!". Noi durante la cena gli abbiamo spiegato che, si fa in gruppo e c'è una organizzazione logistica molto dettagliata, con degli addetti che portano i pranzi e le cene, cosichè gli escursionisti devono solo preoccuparsi di camminare e godersi i panorami.
Dopo arrivati alla fine della salita, all'altezza di alcuni ovili , noi siamo riscesi dalla stessa parte mentre James ha continuato nel suo Selvaggio Blu in solitaria. Dopo avere mangiato uno spuntino isnieme, mio cugino gli ha regalato dell'acqua(preziossima nel Supramonte), con la promessa che quando avesse finito,ci saremmo visti a Santa Maria Navarrese per mangiare insieme. Il Mercoledì successivo Marco, che si era scambiato il numero con James mi ha scritto tramite wazapp “ Stasera vediamo James”. “Ok” Gli ho risposto. James si era sisetmato in un campeggio vicino casa nostra, siamo andati a prenderlo e la prima cosa che ci ha detto è stata" Non sono riuscito a fare il Selvaggio Blu!". Noi durante la cena gli abbiamo spiegato che, si fa in gruppo e c'è una organizzazione logistica molto dettagliata, con degli addetti che portano i pranzi e le cene, cosichè gli escursionisti devono solo preoccuparsi di camminare e godersi i panorami.
Ad un certo
punto, con la mia curiosità inopportuna ho chiesto a a James cosa
facesse nella vita. Lui mi ha raccontato che lavorava in una azienda
a Londra, e ha chiesto di avere un anno sabbatico. Durante questo
anno, ha intrapreso il cammino di Santiago di Compostela, dove ha
conosciuto una ragazza di Verona. Si sono innamorati e lui è andato
a vivere a Verona, dove fa il giardiniere e compra vecchie Vespa
della Piaggio che ristruttura e vende. Però io che sono più curioso
di un portinaio incrociato con una parrucchiera, volevo sapere di più.
Allora lui ha raccontato di avere una figlia che fa la tatuatrice e
la pittrice e un figlio che prima faceva il cuoco e ora, lavora con
gli animali. E quindi l'ho incalzato “ Ho capito James, ma tu cosa
facevi a Londra, visto che hai un bell'orologio al polso.” Lui si è
messo a ridere. Ad un certo punto ho esposto la mia teoria secondo la
quale lui era una spia di sua maestà, venuta a spiare noi sardi.
Altre risate.
E
mi ha detto “ Tu sei molto curioso” e Io ho risposto
“Deformazione professionale” e mi ha raccontato di avere sempre
lavorato nel mondo delle automobili, quelle supersportive, e di esser
stato nell'Ultimo periodo un Sales manager della Lamborghini per i
paese anglosassoni, uno con un ruolo importante. Io e mio cugino che
siamo appassionati di automobili, ma più mio cugino che è andato
pure al Nurburing
e ha una automobile preparata, abbiamo strabuzzato gli occhi.
“Cavolo, lavoravi con le macchine più belle del mondo e hai
mollato?” James ride sempre e si vede che è un uomo molto sereno
ha repilicato detto” Io prima ero sempre in giro per il mondo,
avevo l'ultimo modello di Mercedes, l'ultimo iphone, andavo nei
ristoranti alla moda, ma non ero felice. Prima ero molto più
“povero” di adesso, che posso fare escursioni e girare sempre con
la mia vespa” Noi siamo rimasti abbastanza spiazzati, ma convinti
della genuinità dell'affermazione. Alla fine della serata, mio
cugino e un'amica gli hanno regalato un libro sul “Selvaggio
Blu”. E James, che sarebbe ripartito il giorno successivo alle 6
del mattino, era felicisismo. Quasi commosso. Come mio cugino. E io ho pensato “ Ma allora è meglio
il Selvaggio Blu della Lamborghini?”. Ci sto ancora pensando. Ma
alla fine ho pensato che è meglio l'amicizia. Sempre.