domenica 20 luglio 2014

James l'inglese.


Ho conosciuto James domenica scorsa. Eravamo a fare una delle solite escursioni con mio cugino Marco, quando un uomo con gli occhi di ghiaccio e un  sorriso contagioso, ci ha chiesto” Sapete dov'è il Selvaggio Blu”. 
Io e mio cugino gli abbiamo detto” Segui i segni azzurri, e vieni con noi”. Quando ci si incontra in montagna ci si saluta sempre, rispetto al mondo civilizzato ci sono ancora delle regole di educazione tra gli esseri umani. James ci ha raccontato di avere 53 anni, di essere di Londra, ma di vivere ormai  da tre anni a Verona, di essere venuto da solo per fare il Selvaggio Blu (www.selvaggioblu.it). Mentre io e mio Marco avevamo sulle spalle degli zaini piccoli per l'acqua, James aveva uno zaino da 20 kg. E vi assicuro che fare una slaita al 20% di pendenza con quel carico non è facile, io forse schiatterei subit.
 Dopo arrivati alla fine della salita, all'altezza di alcuni ovili , noi siamo riscesi dalla stessa parte mentre James ha continuato nel suo Selvaggio Blu in solitaria. Dopo avere mangiato uno spuntino isnieme, mio cugino gli ha regalato dell'acqua(preziossima nel Supramonte), con la promessa che quando avesse finito,ci saremmo visti a Santa Maria Navarrese per mangiare insieme. Il Mercoledì successivo Marco, che si era scambiato il numero con James mi ha scritto tramite wazapp “ Stasera vediamo James”. “Ok” Gli ho risposto. James si era sisetmato in un campeggio vicino casa nostra, siamo andati a prenderlo e la prima cosa che ci ha detto è stata" Non sono riuscito a fare il Selvaggio Blu!". Noi durante la cena gli abbiamo spiegato che, si fa in gruppo e c'è una organizzazione logistica molto dettagliata, con degli addetti che portano i pranzi e le cene, cosichè gli escursionisti devono solo preoccuparsi di camminare e godersi i panorami.
 Ad un certo punto, con la mia curiosità inopportuna ho chiesto a a James cosa facesse nella vita. Lui mi ha raccontato che lavorava in una azienda a Londra, e ha chiesto di avere un anno sabbatico. Durante questo anno, ha intrapreso il cammino di Santiago di Compostela, dove ha conosciuto una ragazza di Verona. Si sono innamorati e lui è andato a vivere a Verona, dove fa il giardiniere e compra vecchie Vespa della Piaggio che ristruttura e vende. Però io che sono più curioso di un portinaio incrociato con una parrucchiera, volevo sapere di più. Allora lui ha raccontato di avere una figlia che fa la tatuatrice e la pittrice e un figlio che prima faceva il cuoco e ora, lavora con gli animali. E quindi l'ho incalzato “ Ho capito James, ma tu cosa facevi a Londra, visto che hai un bell'orologio al polso.” Lui si è messo a ridere. Ad un certo punto ho esposto la mia teoria secondo la quale lui era una spia di sua maestà, venuta a spiare noi sardi. Altre risate.
E mi ha detto “ Tu sei molto curioso” e Io ho risposto “Deformazione professionale” e mi ha raccontato di avere sempre lavorato nel mondo delle automobili, quelle supersportive, e di esser stato nell'Ultimo periodo un Sales manager della Lamborghini per i paese anglosassoni, uno con un ruolo importante. Io e mio cugino che siamo appassionati di automobili, ma più mio cugino che è andato pure al Nurburing e ha una automobile preparata, abbiamo strabuzzato gli occhi. “Cavolo, lavoravi con le macchine più belle del mondo e hai mollato?” James ride sempre e si vede che è un uomo molto sereno ha repilicato detto” Io prima ero sempre in giro per il mondo, avevo l'ultimo modello di Mercedes, l'ultimo iphone, andavo nei ristoranti alla moda, ma non ero felice. Prima ero molto più “povero” di adesso, che posso fare escursioni e girare sempre con la mia vespa” Noi siamo rimasti abbastanza spiazzati, ma convinti della genuinità dell'affermazione. Alla fine della serata, mio cugino e un'amica  gli hanno regalato un libro sul “Selvaggio Blu”. E James, che sarebbe ripartito il giorno successivo alle 6 del mattino, era felicisismo. Quasi commosso. Come mio cugino. E io ho pensato “ Ma allora è meglio il Selvaggio Blu della Lamborghini?”. Ci sto ancora pensando. Ma alla fine ho pensato che è meglio l'amicizia. Sempre.




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